Il riscaldamento per irraggiamento

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Il riscaldamento per irraggiamento

Un altro Venerdì per noi.

Il fine ultimo di ogni nostro sforzo per portare la fiamma del fuoco nella nostra casa è il benessere, nostro e dei nostri cari.

Lo facciamo da milioni di anni, da quando un nostro progenitore ha iniziato a controllare il fenomeno più temuto; da quando Prometeo ci ha donato il fuoco a prezzo del suo fegato mangiato dall'aquila, ogni giorno. Siamogliene grati! A entrambi.

Oggi il fuoco di legna assume significati complessi, dopo essere passato dal focolare nella caverna, dal camino, dalle stufe di terracotta, di ghisa, di lamiera, di mattoni, di maiolica, di pietra ollare, oggi la scienza ne spiega ogni dettaglio, ogni calore diverso, ogni, diverso, benessere per il nostro corpo, e non solo.

Ci siamo? Siamo presenti tutti? Stavolta affrontiamo un tema articolato, ricco di spunti per capire

Trasmissione-del-calore

COSA CI SERVE VERAMENTE

In questi giorni il calore del sole rende bella ogni cosa che ci circonda, fiocchi di pioppi nevicano attorno alle finestre aperte (magari, i vetri chiusi, sennò in casa…), foglie verdi come smeraldi nuove sui vecchi rami, rose canine si aprono bianche di fronte ai nostri occhi stupiti, stupiti come ogni Primavera, stupiti ogni volta. Ci pensiamo abituati ma, lo stupore ci assale ad ogni risveglio.

Come ci assalirà in settembre -lo stupore- per il calore della nostra stufa, già conosciuto negli gli anni passati ma, sempre nuovo ogni volta, ad ogni prima accensione dell'anno.

Ma non è uno stupore tanto diverso, quello per la Primavera e quello per fuoco.

Eccola lì, la nostra stufa, ci scalda casa è vero ma, avete pensato mai che con lo stesso fuoco diverse stufe ci riscaldano in modo diverso?

LE STUFE DI GHISA

Massicce e portentose troneggiano negli angoli o lungo la parete della stanza, se non altro per rendere più breve il percorso della canna fumaria fino al muro o al solaio, logisticamente posizionate così per ottimizzare il percorso dei fumi.

Scalderebbero meglio lontane dalle pareti ma, questo è un altro discorso.

La ghisa, a differenza della lamiera d'acciaio per esempio, si scalda più lentamente ed omogeneamente, mantiene il calore più a lungo e, nel caso delle cucine economiche, ci permette di cuocere cibi in modo diverso da come fa la fiamma del gas.

Il calore che emana è netto e deciso, prorompente se ci avviciniamo troppo e c'è un motivo.

Apriamo una parentesi scientifico-culturale, un momento alla Quark se vogliamo. Qui ci vorrebbe il sottofondo di “Aria sulla quarta corda” di Bach, su un post Facebook non si può, cercate di immaginarla mentre leggete…

Ogni materiale, se riscaldato, inizia ad emettere calore o più precisamente, radiazioni infrarosse ma, questi raggi non sono di un solo tipo, lo spettro delle lunghezze d'onda va dai 780 nanometri a 1.000.000 di nanometri, una bella ampiezza no!?

Materiali diversi emettono radiazioni infrarosse di lunghezza d'onda diversa ed ugnuna ha le sue caratteristiche.

Fine del momento Quark, spegnete la musica…

Coscienti di questo, possiamo dire che le lunghezze d'onda emesse dalla ghisa hanno la caratteristica di dare una sensazione di calore sull'epidermide piuttosto forte ma, che si riduce velocemente con la distanza. Il giusto calore radiante lo abbiamo fino a 1 metro 1 metro e mezzo dalla stufa.

Naturalmente, in questo caso, per il riscaldamento dell'ambiente entrano in gioco altri fattori, la convezione soprattutto: l'aria attorno alla stufa si scalda, sale verso il soffitto e poi circola nella stanza rendendo omogenea la temperatura però, il calore radiante è limitato ad uno spazio ristretto attorno alla stufa.

LE STUFE IN PIETRA E MAIOLICA

Le migliori sono quelle realizzate sul posto dai mastri focai, artigiani che conoscono i materiali e i metodi di costruzione come Stradivari conosceva il legno e le misure dei suoi violini.

Non entriamo nel merito dei tanti sistemi di realizzazione, ci porterebbero troppo lontano per la brevità necessaria in questo spazio.

Dobbiamo dire però che questi materiali, diversi dalla ghisa, se riscaldati emettono lunghezze d'onda infrarosse ben diverse e con effetti ben diversi.

Le murature ad alta densità, la pietra ollare e materiali simili richiedono un riscaldamento lento e costante nella fase di riscaldamento, non una pira dall'orrendo foco come Verdi fa cantare a Manrico  nel Trovatore ma un fuoco sereno, dalle fiamme pigre e tenaci, e meno inquinanti.

Una volta ben caldi, questi materiali sprigionano raggi infrarossi che non hanno paura di niente, penetrano più a fondo nell'epidermide e restano efficaci e benefici fino a 8-10 metri dalla fonte.

Una bella differenza!

La collocazione migliore, per stufe di questo tipo, è al centro della casa così che da ogni lato possano liberare per noi il tepore prezioso, non sprecato verso pareti esterne o inutilizzato perché confinanti con il garage o altri ambienti poco frequentati.

La loro irradiazione non scalda solo il nostro corpo ma anche le pareti, i mobili, gli oggetti nella casa, rendendo omogeneo il calore dell'ambiente che risulta essere molto più gradevole e godibile.

Il nostro sistema neurovegetativo risponde in modo estremamente positivo a questo tipo di calore. Riduzione del ritmo cardiaco, stabilizzazione del ritmo respiratorio, normalizzazione della pressione arteriosa, signori, non è poco!

Teniamo conto anche che nella nostra pelle circola il 25% del sangue e questo viene riscaldato dalla radiazione infrarossa, distribuendo il calore al resto del corpo.

Ai fini della termoregolazione, l'ambiente in cui ci troviamo deve essere di qualche grado inferiore al nostro organismo e stufe di questo tipo garantiscono questo equilibrio con regolarità e costanza, mantenendo l'aria fra i 18 e i 22 °C.

Una stufa in ghisa, con il suo forte calore genera, come abbiamo detto, dei moti convettivi dell'aria, muovendola molto nell'ambiente, mentre stufe in pietra o simili producono un calore radiante molto meno invasivo. L'aria non si asciuga troppo e le polveri sono molto più stabili.

Le polveri, altro argomento interessante. A contatto con le superfici di ghisa bollenti la polvere aumenta di dimensioni e si asciuga moltissimo, provocando irritazioni a livello delle prime vie respiratorie. La ceramica, la pietra, no.

LA STUFA E LA PRIMAVERA

Abbiamo ora tutti gli elementi per capire come le stufe che irradiano calore con raggi infrarossi sani e di “lunga gittata” siano simili per tanti aspetti al sole primaverile.

Ed eccolo qui quel nostro stupore, quel gradevole calore sulla pelle che il sole di Maggio ci regala come una stufa ad irraggiamento ci riproduce in casa nei mesi più freddi, ecco perché gli assomiglia tanto; perché è della stessa natura, della stessa sostanza.

Mi piace pensare che il sole ha irradiato gli alberi nei mesi caldi e loro, servitori nostri, ma non servi, hanno conservato per noi quei raggi benefici consentendoci, con la nostra tecnologia, di riprodurre in casa quel benefico sole di Maggio che facciamo splendere silenzioso nelle fredde mattine di Gennaio, come la marmellata preparata con i succosi frutti dell'estate, conservata nei barattoli ed aperta per assaporare sul pane imburrato i gusti di una stagione passata, ogni anno.

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Buon fuoco (spento per molti in questi mesi) e… Al prossimo Venerdì.

 

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